Besame Mucho di Carlos Gonzales

Oggi, incinta da quattro mesi, sono una convinta sostenitrice dell’allattamento al seno ad oltranza, dei figli nel lettone, delle coccole a profusione, del rispetto del bambino come essere umano, e sono assolutamente contraria a ogni forma di punizione corporale.
Non sono sempre stata così, perché figlia di una cultura che ritiene che i bambini siano esseri furbi e inclini al "vizio", laddove il vizio non è rappresentato da alcool e sigarette ma da gesti innocenti come il desiderio di stare in braccio, di dormire accanto alla loro mamma, di essere coccolati, di succhiare dal seno non solo per nutrirsi ma anche per consolarsi, calmarsi, addormentarsi.
Vizi terribili che vanno scoraggiati con fermezza o i nostri figli saranno eternamente attaccati alle nostre sottane, poco indipendenti e incapaci di stare al mondo.
E per questo siamo convinti di non poter crescere un figlio senza un manuale di istruzioni.
Leggiamo libri di puericultura, ci facciamo incantare dall’esperto di turno, ci facciamo convincere che sicuramente ha ragione lui. Salvo poi arrenderci di fronte ad un pianto disperato che spezza il cuore, fare tutto il contrario di quel che c’è scritto sul tale o tale altro manuale e sentirci genitori terribili che non sanno imporre la disciplina ai figli e far capire loro chi comanda.
Nonostante ci dichiariamo emancipati e aperti e parliamo di argomenti come il sesso con assoluta naturalezza, il binomio mamma-bambino o genitore-bambino è qualcosa intorno al quale ci sono ancora moltissimi e inutili tabù.
Per fortuna c’è lui, Carlos Gonzales: pediatra di Barcellona, tiene corsi sull’allattamento per personale sanitario, è fondatore e presidente dell’associazione Catalana per l’allattamento e traduce e scrive libri sull’argomento.
Ma prima ancora di essere pediatra, Gonzales è un padre che a un certo punto ha scelto di prendere un periodo di aspettativa per stare con i figli, per vederli crescere e crescere insieme a loro.
Gonzales di tabù ne ha uno solo: i figli non si picchiano perché "ci sono cose che semplicemente non si fanno".
Il suo primo libro, Besame mucho, dovrebbe diventare un testo da diffondere e regalare a tutte le donne (ma anche agli uomini). Non soltanto alle mamme o alle donne in attesa ma anche alle nonne, le zie, le vicine e a quante tra parenti, amiche o semplici conoscenti "sanno tutto loro" e qualunque cosa noi facciamo loro la farebbero meglio.
Besame mucho non è un manuale di puericultura, è un manifesto dei diritti del bambino, è un libro in cui una volta tanto l’autore ha il coraggio di mettersi davvero dalla loro parte e prendere una posizione chiara ed estrema perché, come scrive l’autore, "molte volte la virtù sta a un estremo".
Gonzales non insegna alcun metodo, non assicura che i nostri figli dormiranno dieci ore per notte grazie a lui né che diventeranno dei piccoli lord o che non combineranno mai alcun guaio.
Però ci dice perché i bambini piangono, perché vogliono stare in braccio, perché hanno paura del buio o di rimanere soli, perché a un certo punto iniziano a svegliarsi più spesso e per quale motivo ci sono bambini che fanno "pipì a letto" per molti anni e anche che tutto questo è assolutamente normale.
Gonzales prende le teorie di tanti gli esperti o sedicenti esperti di questo secolo e di epoche precedenti e la cui influenza è ancora forte ai giorni nostri e le smonta puntualmente. Distrugge i luoghi comuni.
E a mano a mano che si va avanti con la lettura si sorride, si sorride tanto perché quest’uomo sa essere ironico e pungente, sa toccare corde profonde, ma anche perché ci fa sentire liberi di seguire il nostro istinto, di amare, di coccolare. Ci fa sentire normali e giusti anche se non abbiamo un figlio che obbedisce a ogni ordine, anche se dorme nel lettone, anche se lo prendiamo in braccio ogni volta che piange.
Compratelo, leggetelo, regalatelo ai genitori che conoscete, a quelli che stanno per diventarlo, ai vostri genitori ormai nonni, donatene una copia alla biblioteca del vostro Comune.
Perché "i giorni più felici di tuo figlio stanno per arrivare. Dipende da te".

1 commento su “Besame Mucho di Carlos Gonzales”

  1. spesso i libri mi hanno cambiato la vita, ma quello di carlos gonzales in modo particolare. mi ha tolto l’ansia e la paranoia di ledere a mia figlia comportandomi nel modo che mi veniva piu’ naturale e cioe’ prendendola in braccio, allattandola quando voleva e coccolarla tanto. e ha confermato qualcosa che ho sempre pensato, e cioe’ che quando qualcuno piange, bambino, adulto, anziano, ha SEMPRE un motivo. e chi lo ama, qualunque eta’ abbiano le sue lacrime, deve prenderlo sul serio e consolarlo. io avevo deciso gia’ prima di leggere il libro che mia figlia non avrebbe mai dovuto “abituarsi” alla sofferenza in modo da temprarsi per il futuro. pensavo che sarebbe stata piu’ forte di fronte alla sofferenza inevitabile qualche volta nella vita se avesse saputo, fin da piccola che la mamma ci sarebbe sempre stata, che ne avesse avuto bisogno mille volte al giorno, come ora, o poche volte al mese, come quando sara’ grande e magari mi telefonera’ ogni tanto. io per lei ci saro’ sempre…a richiesta, come adesso che la allatto. Gonzales mi ha fatto un gran regalo aiutandomi a non vergognarmene. 🙂

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