Una mamma tra le Winx

winx.jpg A ottobre compirò 35 anni: chi l’avrebbe detto che mi sarei ritrovata a seguire un cartone animato di ragazzine che lottano contro il male, con la magia?
Forse un’altra mamma, già consapevole di poter fare per la propria figlia questo e ben altro.

La mia preferita è Flora, la fata dei fiori. È gentile, sempre ben disposta verso gli altri, si prodiga per calmare le altre anche di fronte al peggiore nemico e ovviamente è un’ambientalista. Il suo fidanzato poi, Elia, è una specie di obiettore di coscienza che rifugge la violenza e usa i suoi poteri giusto quel minimo che serve per evitare che qualcuno si faccia male! È un ragazzo sensibile e un artista.
La preferita di molte bambine però è Stella, la fata del sole e della luna. Bionda, principessa e sciocchina, adora i bei vestiti e il lusso. Quando scopre che il suo fidanzato, Brendon, in realtà non è un principe, come le aveva fatto credere, ma uno scudiero, si arrabbia un po’ ma l’amore trionfa.
La protagonista è Bloom, una terrestre tutta pepe, capelli rossi e occhioni verdi, che scopre solo da ragazza la sua vera natura magica.

Stella la incontra per caso e riconosce in lei una fata. Le due diventano amiche e Bloom segue Stella nella dimensione magica, dove frequenteranno insieme la scuola per fate, Alfea. È lì che Bloom entra a far parte delle Winx, il gruppo delle fate più forti e intraprendenti, a cui appartengono, oltre a Stella e Flora, anche Musa (fata della musica), Tecna (fata tecnologica) e più tardi, nella terza serie, Aisha (fata coi poteri dell’acqua, mi pare!). Aisha è di colore e introduce la multiculturalità nella serie (che è tutta italiana, lo sapete?*).

Le altre due scuole della dimensione magica sono quella degli Specialisti (i maschietti della situazione) e quella delle Streghe (da cui provengono le malvagie Trix, eterne nemiche delle Winx).
Bloom diventa ben presto una specie di guida per il gruppo: è studiosa, intraprendente, testarda e molto potente. Si scoprirà che in realtà proviene da un regno ormai scomparso e il filo conduttore della serie, che culmina poi nel film (Winx, alla ricerca del regno perduto) è la sua ricerca della verità riguardo ai suoi veri genitori, il re e la regina di Domino.

Vi confesso che all’inizio guardavo con sospetto queste fatine in abiti succinti ma in seguito, seguendo il cartone, ho deciso che non ha nulla da invidiare ai vecchi "anime" che molti della mia generazione ricordano con affetto. È avvincente e pieno di valori positivi.
E meno male che me lo sono fatto piacere, perché ogni giorno mia figlia mi incalza: "Mamma, tu fai una winx! Chi sei?"
Io devo essere tornata un po’ bambina, perché sono sempre Flora… credo che sarebbe stata la mia preferita anche da piccola!

 

* L’ideatore delle Winx è Iginio Straffi, fumettista e amministratore delegato della Rainbow s.p.a. con sede a Loreto (Ancona). La serie è quindi completamente italiana e ha avuto un successo tale da essere, a oggi, commercializzata in 130 paesi del mondo. Oltre al cartone e al film, uscito a novembre del 2007, le Winx hanno dato vita a un vastissimo mercato che va dalle bambole, ai libri, all’abbigliamento, a tutta una serie infinita di accessori. Una favola nella favola: la Rainbow è come una "Cenerentola" che, dalla provincia italiana, si è imposta in tutto il mondo sui colossi americani e giapponesi dei cartoon.

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